Torna la Milano Fashion Week e con lei anche PepperChic.

Le collezioni che sfilano alla settimana della moda si dividono in due categorie: “Chi ca**o se lo mette?” e “Bello, bellissimo, mi serve”. Ce la faranno gli stilisti a far scattare in noi la voglia di shopping? Mettetevi comode sul divano, con coperta e tisana calda, per godervi il ritorno di PepperChic.

Gucci: lo spettacolo batte la moda

Mi posiziono alla scrivania, il pc è acceso, lo schermo pieno di ditate. Perfetto. Pulisco lo schermo e abbasso leggermente la tapparella per creare la giusta atmosfera. In sala è buio: il segnale che la sfilata di Gucci sta per iniziare.

Compare un grosso metronomo che scandisce il tempo, creando un’atmosfera quasi ansiogena. Tic, tac, tic, tac. Il coccodrillo che vuole mangiare Capitan Uncino! Ah no, scusate. Torniamo alla sfilata di Gucci. Sotto il metronomo ci sono le modelle ancora in accappatoio e i vestieristi che iniziano ad aiutarle ad indossare i look della nuova collezione autunno-inverno. Il backstage diventa onstage, la barriera che separa il dietro le quinte dallo spettacolo viene annientata e quello che di solito resta nascosto diventa protagonista. Tutti insieme ruotano su una grande giostra semi-oscura che lascia intravedere capi dai colori e volumi diversi. Una per volta, le modelle si posizionano sui bordi di questa base mobile per farsi ammirare.

Mi avvicino allo schermo come ogni presbite che si rispetti. Vedo crocifissi al centro del petto, cappelli, jeans strappati e bandane. La collezione è un mix and match: stile anni ’70 e look che ricordano lo stile Amish. 

Lo spettacolo vince sulla sfilata. Alessandro Michele si prende tutti gli applausi ma se dovessi dirvi cosa mi ha lasciato questa collezione di Gucci scatterebbe immediato l’hashtag #maiunagioia.

Alberta Ferretti: la forza della femminilità

Chi ha paura di affrontare il mondo? La donna di Alberta Ferretti no. E’ sicura di sé, potente e pronta a rubare forme e tessuti dal mondo maschile per vestirsi, soprattutto di giorno. Le modelle sono coperte dal collo in giù. Indossano pantaloni morbidi che vengono infilati dentro gli stivali, cappotti sartoriali oversize e cinture che segnano il punto vita. Al collo collane, tante collane.

Avete presente il concetto di “Less is more”? Benissimo, non è questo il caso.

Se vi state chiedendo dov’è finito il romanticismo la risposta è: arriva nei look da sera. Lo chiffon prende il posto del denim in abiti leggeri che sembrano essere stati creati con petali di fiori, che si muovono come se fossero accarezzati dal vento. Poesia, pura poesia.

Fermi tutti. Squilla il telefono e torno alla dura realtà. E’ mia madre che mi chiede se ho trovato l’abito da indossare al matrimonio di un’amica che si sposa fra un paio di mesi. Riguardo il vestito in chiffon e la poesia si trasforma in… pasticceria. Io con quel vestito sembrerei una meringa. Buone le meringhe! No, non posso: io sono a dieta ma questa è un’altra storia.

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