Come ogni mattina, ti alzi controvoglia dopo aver posticipato la sveglia giusto quelle 5-6 volte ( e aver sperato invano che lo smartphone gettasse la spugna e ti lasciasse dormire). Corri a fare la doccia, mangi il classico yogurt mentre, sempre dal cellulare, controlli la posta e guardi l’ultimo video tutorial su Youtube. Sembra una giornata come tutte le altre. Poi, all’improvviso, girovagando su Facebook in cerca di qualcosa che ti faccia staccare il viso dai libri di digitalizzazione aziendale, vai a posizionare il cursore del mouse sopra il simpatico pollice in su del like per mettere un Mi Piace alla nuova foto profilo della tua amica e cosa scopri? Sono arrivate le Facebook Reactions! Ma quando? Come? E soprattutto, così, senza un preavviso? Cioè, non puoi stare lontana dal pc per mezz’ora che Mark Zuckerberg ti combina questi scherzetti. Ma cosa sono, concretamente, queste Reactions? E’ un multitasto, posizionato esattamente dove abbiamo sempre trovato il Like ma che ci consente di accedere ad un vero e proprio menu, da cui scegliere il simbolo che meglio rappresenta la reazione al contenuto che abbiamo visto. 5, in totale, le reazioni possibili. Andiamole a vedere nel dettaglio e soprattutto cerchiamo di capire come possiamo usarle noi amanti del mondo fashion e beauty. Non vorrete mica limitarvi a mettere un semplice Like sotto la foto della nuova collezione Chanel?
1. Like – Il nostro amatissimo pollice in su rimane la prima opzione disponibile. E’ un po’ troppo anonimo, però, se lo guardiamo nell’insieme delle Reactions disponibili. Adesso sembra solo dire: “Ok, ho visto che hai condiviso il link di nuovo post che hai scritto sul blog. Messaggio ricevuto ma entusiasmo zero“.
2. Love – Ragazze, finalmente i cuoricini sono sbarcati anche su Facebook! Adesso possiamo dichiarare degnamente il nostro amore davanti alla foto di una collezione di rossetti Mac, di una borsa Gucci, o di una palette Urban Decay.
3. Ahah – La risata. Parliamone. Non saprei davvero quando usarla perchè i trucchi sono una cosa seria! Potremmo usarlo usarlo con cattiveria sotto la foto di un ombretto appena caduto per terra, ma gioire in pubblico delle disgrazie altrui non è affatto carino. Ma per dire ad uno stilista che il suo cappotto ricoperto di piume, che farebbe sembrare una vecchia gallina anche la donna più bella del mondo, non lo metteremmo nemmeno a carnevale è perfetto!
4. Wow – Ecco, adesso torniamo a ragionare. La Reaction che indica stupore è perfetta se una beauty blogger ci mostra in anteprima una nuova collezione makeup, o ci informa che in punto vendita OVS c’è un espositore Essence che non sembra appena aver incontrato una tribù di cavernicoli.
5. Sigh – La faccina triste, invece, sembra proprio dire: “Ecco, tutte a correre all’evento Sephora… ma perchè li organizzano soltanto a Milano?”. Ma va benissimo anche sotto un post in cui la collezione H&M realizzata in collaborazione con lo stilista famoso di turno è sold out già 5 minuti dopo l’apertura del negozio della nostra città.
6. Grrr – Qui si passa proprio alle incaxxature serie. Ma cosa può farci perdere davvero le staffe? Ah si, certo. Come ho fatto a non pensarci! Immaginate la scena: Nabla annuncia l’uscita della nuova collezione per il giorno 26 febbraio. Voi state tutta la sera davanti al pc con un litro e mezzo di caffè accanto per evitare anche la lontana ipotesi di addormentarvi sulla testiera del pc. Scocca la mezzanotte, aggiornate la pagina del sito e… niente! La collezione non compare! Ecco, un Grrr sotto al post di Facebook che annuncia il lancio della limited edition ci sta tutto! Passiamo all’ambito fashion. Hai un matrimonio in primavera e inizi a girovagare sule pagine dei brand che ami di più. Ad un certo punto vedi lui, l’abito perfetto! Clicchi sul link che ti porta direttamente allo shop online e scopri che è disponibile solo la taglia 38. Devo aggiungere altro?
Alla fine dei giochi queste Reactions ci facilitano la vita! Certo, io a questo punto ne avrei aggiunto anche una che esprimesse perplessità: il classico “Ma sei seria?” ci sarebbe sicuramente tornato utile, ma tutto può sempre accadere e il Mark Zuckerberg non è avido nel fare certe sorprese.